Siamo partner di TRICALS, la più grande iniziativa di ricerca per trovare una cura per la SLA. 48 dei migliori centri di ricerca in 16 Paesi collaborano con organizzazioni dei pazienti e organizzazioni di raccolta fondi per raggiungere un unico obiettivo comune: trovare trattamenti efficaci per la SLA.
Siamo fra i fondatori di ITALSGEN, Consorzio italiano di Genetica.
Per ricerca clinica si intende qualsiasi ricerca condotta sull’uomo (sano o malato) il cui obiettivo è aumentare le conoscenze mediche di determinate patologie con lo scopo di sviluppare nuovi trattamenti, dispositivi medici o metodi diagnostici per garantire una migliore cura dei pazienti.
Esistono principalmente due tipi di studi clinici:
Studi osservazionali: i dati che riguardano i pazienti vengono rilevati e analizzati senza che vi sia alcun intervento o modifica da parte del ricercatore. Questi tipi di studi sono finalizzati a migliorare la conoscenza di una malattia e la sua evoluzione nel tempo.
Studi sperimentali (o clinical trials): lo sperimentatore compie interventi diretti, modifica cioè le condizioni della ricerca applicando strategie terapeutiche o preventive a due o più gruppi di soggetti. Questi studi sono finalizzati a verificare gli effetti di medicinali sperimentali, di dispositivi medici o di procedure diagnostico/terapeutiche, al fine fornirne una dimostrazione scientifica dell’efficacia e della sicurezza.
Le sperimentazioni cliniche che riguardano nuovi farmaci da immettere in commercio vengono generalmente classificate in 4 fasi, ognuna delle quali è disegnata per rispondere a una diversa domanda sperimentale.
Siamo parte dell’Unità di Sperimentazione Clinica di Fase 1 – Patologia Neoplastica Cronica e Degenerativa dell’adulto- PNCDA dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino dal 2021
La RICERCA DI BASE è considerata un'attività sperimentale o teorica avente come scopo l'ampliamento delle conoscenze, di cui non si prevede una specifica applicazione o utilizzazione.
La RICERCA TRASLAZIONALE ha come obiettivo la trasformazione dei risultati ottenuti dalla ricerca di base in applicazioni cliniche, al fine di migliorare ed implementare i metodi di prevenzione, diagnosi e terapia delle patologie umane. Spesso alla ricerca traslazionale si associa l’espressione anglosassone: “From bench to bedside” (letteralmente “dal banco al letto del paziente”) per indicare il processo attraverso il quale i risultati delle ricerche condotte in laboratorio sono utilizzati per sviluppare nuove metodiche di trattamento del paziente.
Le ricerche sperimentali condotte nei laboratori del CRESLA possono essere riassunte da: “From bedside to bench and to bedside again”. Infatti, la nostra attività parte dall’analisi di campioni (urina, saliva, prelievi ematici, biopsie di cute…) forniti volontariamente da pazienti. Tali campioni sono utilizzati per identificare eventuali differenze rispetto a soggetti sani (controlli) o che si creano nel decorso della malattia. In questo modo, si cerca da un lato di fornire al medico un biomarcatore diagnostico e/o prognostico (ad oggi non disponibile), dall’altro di individuare i meccanismi biologici alterati dalla patologia, tappa fondamentale per lo sviluppo di terapie farmacologiche.